ESTATE: COMPITI SI O NO?
Quando la voglia di studiare va in vacanza, i genitori diventano ansiosi e tendono a “medicalizzare” il problema dei compiti. E’ doveroso che gli insegnanti assegnino dei compiti durante la pausa estiva, ovviamente senza intralciare o sacrificare le vacanze. Le esercitazioni costituiranno l’occasione per rimettersi in gioco, per sperimentare le abilità personali-comunicative-relazionali e le capacità di autostima senza diventare un peso, un fastidio o una incombenza imposta. E’ giusto che i genitori si occupino della pianificazione mantenendo un minimo di flessibilità in maniera vacanziera: libertà di annoiarsi…l’estate è anche questa! I Pediatri ribadiscono che le vacanze estive sono estremamente importanti per la salute dei bambini e dei ragazzi, utili per ricaricare il corpo e la mente. E’ necessario far comprendere agli scolari che i compiti estivi sono una sorta di allenamento, così come lo sportivo deve allenarsi per non perdere la tonicità muscolare, parimenti, lo studente esercita l’intelletto per non mandare “in balìa delle onde” le competenze acquisite. Cosa fare? Studiare giocando, escogitando giochi divertenti per ripassare le tabelline, raccontare in un testo una giornata tipo, una visita al museo, una passeggiata allo zoo, un’escursione in montagna, la recensione di un film visto o di un libro letto: la vacanza è un ottimo energizzante vitaminico! Dunque, a tutti, grandi e piccini, lo Staff della testata giornalistica 106 Express augura un Grintoso Riposo per una Strepitosa Ripresa!
Rosanna Travascia