Cultura e territorio

Giovanni Lagioia, quando la poesia nutre l’anima.

               
 “Quando la vita toglie inevitabilmente, qualcosa ti regala. La perdita di mio padre, avvenimento atroce per me, ha corretto la mia anima e l’unico mezzo per fuggire alla realtà è stata la poesia”, ci scrive Giovanni, classe ’92. Un ragazzo umile e modesto nella sua grandezza. Dopo la tragica perdita, Giovanni inizia a scrivere e leggere sostenendo che in questo modo il suo spirito ne tratto giovamento. Si sente in debito con la poesia in quanto essa, aggiunge,” ha dato un senso alla sua esistenza”. La poesia ha un’influenza positiva nella sua vita di tutti i giorni. 
 “Amo le cose semplici e la poesia è bellezza. Esprimere i sentimenti, le sensazioni di un istante, consegnare un pezzo di vissuto alla carta è sublime”, afferma ancora il giovane poeta, consigliandoci, con un citato di Paolo Coelho: “Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino” di fare tutti così.
 Il nostro poeta ha partecipato a numerosi concorsi e ha scritto per conto della casa editrice “Aletti”. Ha pubblicato poesie per la suddetta casa e ora è al lavoro per pubblicare il suo primo libro monografico con la speranza di leggerlo al più presto. Secondo Giovanni per essere un poeta “non serve un titolo, basta solo saper decifrare i segreti nascosti della propria anima e trascriverli.  È importante viaggiare e conoscere persone che condividono la tua stessa passione; esternare i nostri desideri e sentimenti affinché si conosca se stessi”.
 Giovanni pensa che sia un peccato il fatto che i giovani di oggi si siano allontanati dalla poesia, in quanto “I giovani sono il futuro del nostro Paese. Il fascino della poesia, esprimere se stessi, è qualcosa che deve appartenere a tutti noi. La poesia deve letteralmente catturare l’essere umano”, inoltre , aggiunge che “rivivere i luoghi che ci hanno visto nascere può essere un punto di partenza per i giovani”.

 Concludiamo con una bellissima poesia di Giovanni, dedicata a suo padre, poesia che, in qualche modo, tutti quelli che abbiano perso il padre, la possano sentire  propria. 
       Papà,
       Avevi gli occhi stanchi
       sollevavi gli occhiali
       Il sole ti irradiava il volto.
       Nascosto dentro il cuore
       riecheggia un desiderio
       Mai ricacciato nel
       profondo…
       Papà,
       Portami in giro per il mondo!
       …
      
       E’ un caso Averti in mente
       E’ un caso solo un caso
       conoscerti da sempre!

Articolo di Iulia Gudima