GRANCHIO BLU E LE ACQUE DI ZAVORRA
Come ben sappiamo il nostro ecosistema marino è popolato da specie aliene, una tra queste è il granchio blu.
Granchio Blu un pericolo per la flora e la fauna marina. Foto: Il Messaggero
L’Habitat naturale del granchio blu è l’oceano atlantico,più precisamente le coste del Messico e dell’est America e predilige le foci dei fiumi dove la salinità del mare varia rispetto alle acque dolci,conferendogli una resilienza alla temperature delle acque che variano dai 3°C ai 35°C . Le dimensioni di questo crostaceo oscillano tra i 20 ed i 30 cm ed è dotato di possenti chele dal colore blu, da qui il suo nome,è una specie onnivora e si nutre prevalentemente di molluschi (cozze,vongole ecc.), ma anche di piccoli pesci. Una delle cause, a mio avviso della presenza di questo crostaceo nei nostri mari, è imputabile alle acque di zavorra delle navi.
COSA SONO LE ACQUE DI ZAVORRA?
Il prelievo e lo scarico di acque di zavorra sono manovre al fine di stabilizzare la nave nel corso della navigazione o durante le operazioni di carico e scarico delle merci trasportate. Nelle acque di zavorra sono presenti sedimenti ed organismi (batteri,alghe,uova e larve), che possono essere introdotti in un nuovo ambiente. Gli impatti ecologici accertati di tali trasferimenti scaturiscono una competizione con le specie autoctone per spazio e cibo,l’ alterazione degli habitat e la sostituzione di specie fine alla loro scomparsa, con conseguenti ricadute sulla biodiversità. Questi trasferimenti di specie nocive tramite le acque di zavorra determinano anche conseguenze negative di natura sanitaria ed economica. Gli organismi non indigeni invasivi possono provocare una riduzione delle attività di pesca in quanto voraci predatori. Per prevenire i rischi per l’ambiente e per gli interessi economici l’ IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) ha emanato una convenzione, ossia la BWM (Ballast Water Management) che è entrata in vigore nel 2017. Questa convenzione ha l’obbiettivo di disciplinare lo smaltimento in sicurezza delle acque di zavorra imbarcate in mari diversi da quelli che vengono scaricati. Nel 2024 tutte le navi dovranno installare a bordo un sistema di trattamento dell’ acqua di zavorra muniti di un certificato IOPP (International Oil Pollution Prevention Certificate).
SOLUZIONI PERCORRIBILI PER MITIGARE IL PROBLEMA
Sebbene il granchio blu sia una specie nociva, si può trarre comunque beneficio dalla sua presenza nelle nostre acque, ad esempio praticando una pesca intensiva su questa specie che porti a ruota posti di lavoro, creando una filiera alimentare territoriale al pari di altre zone della nostra penisola che già la pratica, in quanto la sua polpa è considerata prelibata.
Gianni Domenico D’Alessandro
Esperto ambientale della Difesa