Il carnevale da noi …
Il carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica, non ha una data fissa. Si festeggia da tempi immemori in tutti i paesi a maggioranza cristiana e ancora prima del Cristianesimo, qualcosa di simile al Carnevale era presente già in tantissime culture, del mondo. Oggi Carnevale è sinonimo di stravolgimento dell’ordine costituito, di scherzo e satira, di divertimento sfrenato e chiusura del ciclo dell’anno. In alcuni posti, in Italia, in Europa ed in Sud America, i festeggiamenti del carnevale hanno raggiunto proporzioni epiche. Ogni città ha un suo modo particolare di festeggiarlo, legato alla cultura e alla storia locale. Inizia subito dopo l’Epifania e va avanti fino al giorno delle Ceneri, anche se i giorni più importanti per i festeggiamenti sono il giovedì grasso (la data ufficiale di inizio della festa vera e propria) ed il martedì grasso invece (la fine del Carnevale). Proprio per questo secondo molte interpretazioni la parola ‘carnevale’ deriverebbe dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale il (martedì grasso), prima del periodo di astinenza e di digiuno della Quaresima. In alternativa si è ipotizzato che il termine possa invece aver tratto origine dall’espressione latina carne levamen “eliminazione della carne”), oppure dalla parola carnualia (“giochi campagnoli”) o addirittura da carrus navalis (“nave su ruote”, quale esempio di carro carnevalesco). Quest’anno il giovedì grasso, il giorno di apertura dei festeggiamenti del Carnevale, cade il 28 febbraio. Il 3 marzo 2019 è la domenica di Carnevale, quella in cui, come da tradizione, si svolgono sfilate ed eventi. In Italia il Carnevale si festeggia quasi in ogni paese e città.
Il Carnevale di Venezia è senza dubbio il più importante e conosciuto a livello internazionale. Il modo di dire : <<A carnevale ogni scherzo vale!>> trae origine da ciò che accadeva durante i primi festeggiamenti del Carnevale già in epoche molto remote. Per esempio durante i saturnali romani o durante i festeggiamenti della Repubblica di Venezia, i giorni del Carnevale erano giorni di concessioni, di divertimento, di baldoria e di sovvertimento delle regole sociali proprio per questo era lecito anche fare scherzi di ogni sorta e lasciarsi andare alla dissolutezza.
Il Carnevale di Fano è il più antico, insieme a quello di Venezia ed è famoso per il “gettito” di cioccolatini e dolciumi che viene lanciato dai carri allegorici. Il Carnevale di Viareggio è il più famoso per le creazioni di cartapesta e per i carri (la cartapesta è stata inventata proprio a Viareggio). Ma ci sono altre località conosciute proprio per i carnevali come il Carnevale di Ivrea hanno una fama che travalica i confini nazionali e sono meta di turisti provenienti sia dall’Italia, sia dall’estero, in Puglia ad esempio a Putignano (BA) il carnevale è uno dei più antichi è famosi, giunto alla 625ª edizione. Quello di Rio de Janero, poi è il più importante e conosciuto al mondo gemellato in Italia con il Carnevale di Cento, i festeggiamenti culminano il giovedì grasso e il martedì grasso, che è l’ultimo giorno di carnevale, dato che il giorno successivo è il mercoledì delle ceneri, con cui iniziano i 40 giorni di digiuno della Quaresima. Il Brasile è una nazione a maggioranza cattolica, per cui l’astinenza quaresimale è molto sentita. Il Carnevale rappresenta un “addio” ai piaceri della carne in vista dei prossimi 40 giorni. Il Carnevale presenta alcune variazioni con la controparte europea e si differenzia nel territorio brasiliano. Da noi in Basilicata il suono cupo dei campanacci, maschere dalle forme singolari e rievocazioni della transumanza contraddistinguono i carnevali antropologici e antropomorfi della tradizione lucana. Colori, suoni e danze pervadono i borghi lucani trasformandoli in teatri di goliardia e divertimento, riproponendo miti delle origini e di antiche leggende con protagonisti il mondo naturale e quello animale. Così, dalle prime luci del giorno fino a tarda sera, antichi riti si ripetono in ben dieci comuni tra le province di Potenza e Matera, in occasione de “La Sagra del Campanaccio” di San Mauro Forte, “L’màsh-k-r” di Tricarico, “Il Carnevale di Satriano di Lucania”, “Le Maschere Cornute” di Aliano, “Le quattro stagioni e i dodici mesi dell’anno” di Cirigliano, “L’Orso e il Carnevale” di Teana, “Il Carnevalone tradizionale” e “Il Carnevale Montese” di Montescaglioso, con anche la notte dei Cucibocca, “Il Domino” di Lavello, “Il Carnevale di Paglia” di Viggianello e “Il Pagliaccio e i carri allegorici” di Stigliano.
Reportage: Lino De Marsico