Il lavoro nobilita la donna
IL LAVORO NOBILITA LA DONNA
All’ evento dedicato al primo anno di 106 express si è parlato della parità di genere e di come questo gap vada affrontato culturalmente, cambiando la percezione della donna e del suo ruolo nella società.
Pur condividendo in linea generale le considerazioni fatte dalla Consigliera Regionale di Parità, credo ci sia un aspetto su cui la politica dovrebbe attuare azioni concrete.
Sulla carta godiamo tutti degli stessi diritti, ma il vivere quotidiano ci insegna che di fatto le cose non stanno così. Se è vero che ciò che determina un individuo è il lavoro, è altrettanto vero che questo non vale per noi donne. Molto spesso la qualifica, l’ esperienza, il talento o più semplicemente la buona volontà soccombono di fronte all’aspetto estetico, all’età o alla capacità di scendere a compromessi.
A parità di qualifica una donna , solo per il fatto di essere femmina, guadagna meno di un uomo: e quante di noi hanno subito molestie da parte di capi e capetti pur di conservare quel posto, che magari non è proprio il lavoro dei nostri sogni, ma ci è necessario. Quante di noi hanno dovuto scegliere tra i figli e l’indipendenza economica e quante sono state vittima di mobbing al ritorno dalla maternità.
Ecco allora che il quadro che ne esce è desolante. Penso a quante in questo momento vivono in situazioni “culturalmente” complicate, magari con un compagno possessivo o violento, con dei figli e che pur anelando la fuga sono frenate dalla paura di non riuscire a farcela da sole.
È qui che lo Stato dovrebbe fornire protezione e supporto, per garantire quella parità che la carta canta e per poter permettere a noi donne di poterci determinare prima di tutto come individui; perché se è vero che non siamo delle principesse in attesa del principe che ci salva, è altrettanto vero che salvarsi da sole in un quadro come questo è quasi impossibile .
Se culturalmente il lavoro spetta a tutti noi, se le generazioni future ed il loro modo d’intendere l’ altro (al di là del genere) dipendono da come sapremo educarli all’empatia e all’ amore, è altrettanto vero che spetta alla politica imporre il rispetto di regole civili ed etiche che permettano la liberta di potersi scegliere la vita che si vuole.