L’inutile distinzione di “razze” e specie
L’essere umano e la sua totale ignoranza.
Trovo alquanto inutile il concetto di “razza” e mi rammarica sentire affermazioni tipo: “la rumena, l’italiano, il marocchino, il nero, ecc.”. In fondo, la realtà è molto diversa. Il concetto di “razza” non ha alcun fondamento scientifico. Dal punto di vista scientifico non può esistere una “razza” particolare, in quanto i nostri antenati, migrando, hanno mescolato i geni.
Il genetista Luca Cavalli – Sforza ha dimostrato che le civiltà non sono strutture isolate geograficamente sufficientemente a lungo da poter creare varietà geneticamente distinte, distruggendo così il concetto di “razza”.
La specie umana, da sempre, crede di essere la specie più intelligente del pianeta. Guardando però, da un punto di vista realistico, è proprio il contrario. Una specie che si estingue da sola, con guerre, ma soprattutto con indifferenza e malignità, non è affatto intelligente.
L’ignoranza dell’essere umano è così grande che dona a costui un senso di indifferenza fatale. Personalmente, non ho mai visto un cane, un lupo o qualsiasi altro animale, restare indifferente al dolore di un suo simile. Ma ho visto umani, che di umano hanno solo la nomina, rimanere impassibili davanti alle atrocità più assurde al mondo.
“Non è la specie più intelligente a sopravvivere, né quella più forte, ma quella più aperta al cambiamento.” E anche qui ci siamo giocati la sopravvivenza. L’essere umano ha da sempre il terrore del cambiamento. Quel terrore dell’ignoto che lo porta a reagire sempre in maniera del tutto sbagliata e che lo intrappola in una profonda monotonia. Il rifiuto costante di esplorare, conoscere, capire, sperimentare, fa sprofondare la nostra specie sempre di più. Parlare del maltrattamento verso le altre specie e verso la stessa specie è alquanto inutile. E’ inutile perché la cosa più ovvia è che l’umano, nella sua onnipotenza, pensa di avere diritto sulla vita degli altri esseri.
La specie umana non è la più intelligente, né la più forte e tantomeno quella più aperta al cambiamento. Allora mi chiedo: “In che categoria ci possiamo classificare?”. Mi rispondo da sola, con la risposta più chiara che ho pensato: “Siamo la specie più ignorante, pigra e autodistruttiva del pianeta.” Un pianeta che sta morendo ogni giorno di più, grazie alla nostra specie che è in una continua ricerca del facile, del comfort, del potere. Il comfort è dovuto alla nostra costante pigrizia, preferiamo la macchina al posto di una passeggiata, ignorando il fatto che stiamo inquinando. Preferiamo creare armi nucleari e bombe atomiche per dimostrare che siamo più forti di qualcun altro, non capendo che in questo modo danneggiamo anche chi, di potere non ne vuole sapere. Preferiamo il terrorismo invece di un incontro pacifico perché si, devono patire gli innocenti per colpa di chi vuole il potere. Preferiamo gli sbagli alle cose giuste, le bugie alle verità, l’indifferenza al sopporto perché sì, ci piace vincere facile.
L’essere umano continua a vivere nell’ignoranza, rifiutandosi di aprire gli occhi e guardare il mondo da un punto di vista diverso. E quando finalmente si sveglierà sarà troppo tardi perché non ci sarà più nulla da fare. E scusate se, alla luce di tutto ciò, preferisco tutte le altre specie tranne quella umana.
Iulia Gudima