LUTTO NEL MONDO DELL’ARTE ITALIANA.
Di Maria De Lorenzo, Perito ed Esperto d’arte. Storico e critico d’arte.
È venuto a mancare nella notte, all’età di 92 anni, il celebre pittore umbro Franco Venanti.
A causa di un malore sopraggiunto nelle ore notturne, l’artista si è spento nella sua abitazione perugina.
Considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte figurativa di questo tempo, si era appena conclusa una sua mostra tenutasi a Deruta: “Dall’ordine all’entropia”.
Pittore prevalentemente figurativo, dunque, Venanti ha esposto nelle principali città italiane ed estere, è stato invitato a rassegne nazionali e internazionali ottenendo numerosi e importanti riconoscimenti.
Fu anche consigliere dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, dalla quale è stato conferito Accademico di Merito. Moltissimi anche i titoli ottenuti, il più rilevante risale al 2003 quando è stato insignito della Medaglia d’argento ai benemeriti della cultura e dell’arte dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Successivamente il Comune di Perugia lo ha inserito nell’Albo d’Oro dei cittadini più illustri.
Se potesse apparire di primo acchito paradossale identificare un topos ricorrente nelle opere di un artista che dichiara apertamente di «non aver mai concepito l’arte a tema esclusivo ma come risultato di sfoghi molteplici», è forse possibile rivendicare almeno affettivamente una comune matrice ad un genus loci.
Nel panorama artistico del nostro tempo è infatti impossibile dissociare il Rinascimento umbro, e soprattutto Perugia, dai capolavori del Maestro Franco Venanti, oggi considerato tra i maggiori rappresentanti della pittura contemporanea in Europa. E sono proprio le suggestive colline umbre e le affinità elettive con la sua città e la sua terra, paradossalmente le stesse visioni attente e consapevoli di Pietro Vannucci e dei suoi seguaci, che al realismo della raffigurazione associarono le atmosfere e le emozioni dei pittori fiamminghi, a rappresentare il contesto e la formazione classica dell’impronta pittorica di Venanti che da sempre affonda e dissemina contenuti metaforici in una cornice polivalente, ora storica ora filosofica, ma sempre rivestita di una forma altamente misteriosa, poetica e avvincente.
Si spegne con il maestro un’era dell’arte dunque, e il mondo della pittura perde uno dei suoi maggiori e più importanti protagonisti.