POLICORO.La riabilitazione non è un’opzione, ma una necessità.
DISABILITA’ E RIABILITAZIONE: MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER IL MANCATO RINNOVO DEI PROGRAMMI RIABILITATIVI
“La riabilitazione non è un’opzione, ma una necessità. E, soprattutto, non possono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
A sostenerlo, i familiari di 25 famiglie residenti nei paesi del metapontino, che hanno avviato azioni legali contro la Regione Basilicata per vedersi riconosciuto il diritto alla salute e alla riabilitazione nonché altri sottoscrittori di una petizione che ha lo stesso fine. Il caso sollevato fa riferimento ad una disparità di trattamento nell’erogazione delle prestazioni sanitarie all’interno dello stesso territorio regionale, tanto da costringere l’ente accreditato Policenter di Policoro, importante Centro ambulatoriale di riabilitazione del metapontino, accreditato dal Servizio Sanitario Nazionale ai sensi dell’art.26 della legge n.833 del 1978, a tagliare le prestazioni sanitarie a ben 55 pazienti su 75, in quanto le prestazioni accettate per il rimborso dall’Azienda Sanitaria di Matera sono autorizzate “solo se rientrano nel budget previsto invalicabile”, ad oggi soltanto 20.
A questo si aggiunge una constatazione tecnico-contabile che ha il sapore di una vera e propria beffa: il rimborso per le stesse prestazioni sanitarie, nell’Ambito territoriale della Val d’Agri ammonta ad € 50,03, nell’Ambito di Matera, € 44,63, mentre nel metapontino-collina materana solo € 15,36.
Una disparità di trattamento che costringe la struttura riabilitativa a dover chiudere i programmi con 55 persone, perlopiù minori con disabilità, ma anche adulti, che rischiano di non essere più seguite dai rispettivi professionisti sanitari.
Situazione, questa, che ha portato alla scelta di adire le vie legali nei confronti della Regione Basilicata e di organizzare una manifestazione di protesta che si terrà giovedi 31 marzo, alle ore 10.00, dinanzi alla sede del Centro Riabilitativo Policenter, in piazza Mitidieri a Policoro.
In copertina l’avvocato Livia Lauria legale delle famiglie che hanno inteso raccogliere più di 250 firme al fine di protestare.