QUANDO IL PAESAGGIO “DIVIENE EMOZIONE”
Continua il viaggio “nell’arte” con l’esperta Maria De Lorenzo, all’insegna della scoperta degli artisti lucani.
Nelle opere di Donata Imperio i paesaggi “diventano emozioni”, dottoressa De Lorenzo come avviene questo processo?
Donata Imperio, nata a Terranova di Pollino nel 1965, fa dell’arte la propria essenza vitale.
I suoi dipinti, intrisi di tradizione contadina, raccontano la semplicità della vita quotidiana di un tempo. Protagonisti assoluti dei suoi lavori sono il colore e la natura. Quest’ultima, raffigurata in tutta la sua grandezza, primeggia a grande campiture sul rigido supporto pittorico.
Ci parli della tecnica pittorica utilizzata dall’artista
Il colore, materico e tattile, viene spalmato invece a grandi pennellate curve e brevi, e di una policromia nervosa fatta di pigmenti opachi e a tratti con tocchi di luce puri e sordi.
La tavolozza si tinge di tonalità primarie, semplici ed essenziali quali il rosso, il giallo, il verde, il blu e il marrone, colori che la natura quotidianamente ci regala.
La semplicità cromatica e l’essenzialità dei tratti somatici dei personaggi rappresentati, riportano in primi all’assolutismo della primordialità universale.
I toni sommossi e pacati rimandano all’arte essenzialista di Gauguin, dove come base ideologica vi era un ritorno al primitivismo formale e una ripresa pastorale.
La natura sembrerebbe prevalere nelle opere dell’Imperio, è così?
Si è proprio così. L’osservazione della natura, l’amore verso le tradizioni di un tempo, il profumo del grano appena mietuto, i raggi del sole tra le foglie degli arbusti, sono solo alcuni tra i soggetti a cui l’artista si ispira per la realizzazione di ogni suo manufatto.
Il dono della semplicità cromatica accostata alla modestia delle figure trattate, rende l’interoelaborato della Imperio, un linguaggio di lettura universale per ogni fruitore il quale, osservando i soggetti dipinti, fa si che inconsciamente avvenga nella sua anima una sorta di ritorno primordiale alle origine del vissuto. l paesaggio, dunque, che sovrasta le figure umane racconta dell’immensità di madre terra che, in qualità di essenza creatrice, si mostra in tutta la sua esasperante forza e grandezza. La grumosità materica con cui la Imperio tratta il colorito, porta il soggetto a fuoriuscire dalla bidimensionalità pittorica affinché giunga a una tridimensionalità del pigmento pittorico.
Possiamo sintetizzare l’essenza che si cela nelle opere di Donata Imperio?
La sensibilità e la delicatezza con cui l’artista dipinge quel mondo interno a lei tanto caro e familiare, ricorda quel ‘luogo sicuro’ in cui ognuno di noi, da bambino, avrebbe voluto approdare. Perché i ricordi del casolare nei nonni, delle campagne profumate di fiori, dei campi colorati di giallo, dell’erba verde mossa dal vento, sono i fili conduttori che la pittrice, con grande emozione e fragilità, racconta in tutti i suoi splendidi dipinti, che altri non sono, che il posto sicuro in cui tutti vorremmo, ancora oggi, arrivare.
MARIA DE LORENZO in una foto di Alessia Pica