Attualità

Scanzano Jonico è luogo di “raccolta rifiuti” dei paesi limitrofi?

A Scanzano Jonico la raccolta differenziata dei rifiuti non c’è, i cittadini depongono l’immondizia nei cassonetti ubicati lungo le strade del paese. Gli scanzanesi pagano le tasse pur lamentando il fatto che numerosi abitanti facenti parte di comuni limitrofi (verosimilmente Policoro e Montalbano Jonico dove la differenziata esiste) si permettano di “gettare” la propria spazzatura nella città nata, dal punto di vista amministrativo, nel 1974. Numerosi cittadini di Scanzano documentano, anche attraverso fotografie, auto guidate da non residenti che puntualmente si recano in paese e “scaricano” i rifiuti senza curarsi del decoro urbano. Questo modus operandi infastidisce gli abitanti del luogo, che già si vedono costretti a “convivere” con la propria spazzatura e con l’arrivo del caldo i disagi aumentano. Raccogliere e separare i rifiuti per “categoria”, in senso lato, non è difficile e permette non solo di salvaguardare e ridurre l’impatto ambientale ma anche di usufruire di vantaggi dal punto di vista economico. Gli atti compiuti da parte dei cittadini non residenti sarebbero avvallatati da gesti che rasenterebbero la “supponenza”, questo è ciò che affermano alcuni cittadini di Scanzano. Quest’ultimo comportamento avrebbe generato una sorta di “astio silente di campanile” da parte dei cittadini di Scanzano nei confronti dei policoresi e montalbanesi. Negare la diatriba su chi è il più incivile o semplicemente con la “puzza sotto al naso”, è il caso di dirlo, diventa improbabile. Se solo si riuscisse a comprendere di “non appartenere” ad una comunità specifica, circoscritta da confini territoriali, bensì al mondo intero, forse qualcosa potrebbe davvero cambiare. Il rispetto per le regole, come anche per l’ambiente, per i beni storico – artistici e archeologici, dovrebbe far parte di ognuno di noi, in maniera indistinta. Purtroppo si combattono alcune guerre “a convenienza”, solo quelle che “ci toccano da vicino” e le altre? Dovrebbe far rumore, ad esempio, tanto un “sacco di monezza” gettato abusivamente quanto l’inquinamento, laddove presente, delle acque di utilizzo quotidiano, non sempre avviene. Altresì, dovrebbe far rumore un monumento, piuttosto che un sito archeologico, poco valorizzato, poiché potenziale strumento di crescita economica di un territorio, ma anche in questo caso non sempre avviene. Il municipalismo è limitante non solo per chi lo sciorina ma anche per chi lo subisce.

Mary Padula

Si laurea presso l’Università degli Studi di Perugia in Lettere (vecchio ordinamento) con una tesi sperimentale in Archeologia Cristiana. Ideatrice,organizzatrice e Presidente del Comitato tecnico del Primo Congresso Internazionale di archeologia, arte e storia lucana (Anglona-Tursi 2007). Nel 2013 conduce e redige articoli per il TGBlu con sede a Scanzano Jonico, ha collaborato con diversi organi di informazione. Regolarmente iscritta presso l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata, elenco dei Pubblicisti, nel 2018 fonda e dirige 106 Express.