Termitito: storia e cibo d’eccellenza.
Il pianoro di Termitito è circondato dal Fosso del Confine e dalla Valle di Gruffolante. Il nome trae le proprie origini dal latino termitus (olivo selvatico); il sito era popolato nel 1600 e, ancora nel 1934, risulta contrassegnato, sulle carte topografiche, con il nome di Trimititi. Si registrano presenze antropiche già in età greca e romana, infatti, sono presenti una gran quantità di reperti archeologici. Dove sorge un abitato è quasi ovvio che sia presente anche una necropoli o cimitero. I reperti ceramici rinvenuti dagli archeologi si possono collocare al periodo proto campano, campano a vernice nera, apulo, aretino, sigillata chiara e ad impasto imperiale. Ma il sito archeologico lucano, oggi, non resta isolato o frequento solo da turisti. E’ vero che l’arte nutre l’anima, ma, è risaputo che il genere umano vive anche di beni materiali; allora, quando la storia incontra il cibo d’eccellenza, gli appetiti, di ogni genere, si soddisfano a 360 gradi. Infatti, sul pianoro, si possono degustare pietanze a base di pesce dai sapori delicati, in uno scenario a dir poco suggestivo e accogliente. Le mete turistiche lucane nulla hanno da invidiare a quelle per antonomasia “blasonate” e meglio note europee. Gli operatori del food lucani sono molto attenti nel scegliere prodotti di qualità tesi a valorizzare, anche, il territorio. Offrire ai turisti la possibilità di visitare luoghi storici importanti e al contempo usufruire di servizi collaterali, quali punti ristoro, è tra le soluzioni di marketing vincente maggiormente adottata da altre realtà europee e non solo. Ad esempio, a Nizza (Francia) è possibile visitare i musei di Chagall e Matisse e all’uscita rifocillarsi nei punti ristoro annessi, mangiando, magari, una tipica insalata nizzarda. E’ importante, però, rendere accessibili tutte le aree archeologiche. Oggi la commistione tra pubblico e privato, per quanto concerne la gestione di quest’aree, potrebbe portare non pochi vantaggi economici. Sarebbe opportuno, altresì, rimodellare un po’ tutto ciò che riguarda la viabilità in Basilicata. Neil Borden, uno tra i primi promotori di marketing, già nel 1964, sosteneva “Se il tuo prodotto e’ abbastanza valido, anche se vivi nelle profondita’ di una foresta, il pubblico aprira’ dei sentieri per venire alla tua porta. Ma se vuoi che il pubblico venga in numero sufficiente, farai meglio a costruire un’autostrada”.Con Matera a capitale europea 2019 si spera che questo accada quanto prima.
DI MARY PADULA