Un viaggio sulla Basentana …
Ci vuole l’ennesimo incidente stradale mortale per richiamare l’attenzione della pericolosità in cui versa l’unica arteria stradale che collega il capoluogo di regione alla Puglia ed alla Campania?
La strada è la S.S.407 chiamata Basentana, si sviluppa interamente in Basilicata, con un tracciato di circa 100 Km. Spesso evochiamo una citazione per denunciare situazioni di degrado affermando “Cristo si è fermato ad Eboli”, quest’ultima, in realtà, è il titolo di un’opera redatta dallo scrittore Carlo Levi, che proprio in Basilicata vi ebbe un trascorso. Cos’è cambiato dai tempi di Levi in Basilicata? La situazione concernente la viabilità e criticità connesse forse poco. Ponendo lo sguardo ai lati della strada il tempo sembra essersi quasi fermato: ci sono distese di terreni dai colori intensi che le stagioni regalano in maniera naturale. Che bella la natura circostante la Basentana,con il verde intenso in primavera edil giallo paglia d’estate, colorata di bianco sulle cime dei monti d’inverno. La Basentana continua verso i territori Pisticci e Ferrandina, compaiono i Calanchi, poi, più avanti s’intravede il pietrisco e il ciottolato del fiume Basento, lo stesso cambia sembianze, calmo d’estate quando c’è il periodo di “secca”, e irascibile d’inverno quando l’acqua intorbidita durante il suo percorso attraversa il ponte all’altezza del bivio di Tricarico. Proprio la vi è una differenza sostanziale della strada che porta a Metaponto, manca lo spartitraffico, quello che dovrebbe servire ad evitare inutili vittime della strada, proprio quando inizia ad essere più trafficata d’estate o durante le feste. Ma continuando verso Potenza, gli occhi non possono fare a meno di spalancarsi innanzi le Dolomiti Lucane, all’altezza del bivio di Castelmezzano. Bello vederle là, come delle sentinelle del tempo anche della stessa Basentana. Ma anche qua la strada sembra essersi difformata, perennemente, dossi “naturali” prima, poi quelli stradali con conseguente effetto “tagadà”. L’asfalto non sempre aderisce alle ruote. Deviazioni infinite già da dove quella Basentana assume l’aspetto di un’ Autostrada, due corsie in un senso due nell’altro, quelle vicino a Brindisi di Montagna dove, però, la strada diventa unica perché il ponte dell’altra corsia lo stanno rifacendo perché segnato dal tempo. Più avanti, poco vicino al bivio per Vaglio di Basilicata, vi è il ponte monocorsia già da tantissimo tempo, (lavori infiniti qua), tanto è che i segnalatori di mezzeria non ci son più perchè consumati dal passaggio dei mezzi nel corso del tempo. La variegatura luminosa delle gallerie, alcune intense altre spente, danno l’impressione di somigliare a delle luminarie “Natalizie”. Mentre guido mi rendo conto di tutto questo, il traffico non è esagerato, qualche camion, delle macchine che sorpassano, quest’ultime aumentano, di poco, man mano che si arriva ai vari ingressi di Potenza. Quello che mi chiedo se davvero avrebbe senso avere una rete stradale non eccellente, rischiosa per i conducenti. Allora mi viene da pensare: piuttosto che investire e sprecare dei soldi, che poi son nostri, per piste, areoporti, non funzionanti, oppure per una linea ferroviaria i cui treni non si fermano nemmeno a Metaponto, non sarebbe più semplice, utile, migliorare le strade? Renderle sicure, magari, con una manutenzione più efficiente? Sarebbe utile e “sarebbe stato “ utile per tutti.
La Basentana, tanto bella, tanto pericolosa …
Lino De Marsico