“VOGLIO VIVERE IN BASILICATA”
Giovani imprenditori lucani decidono d’investire in piccoli comuni nonostante il fenomeno “dello spopolamento”
La Basilicata è diventata, negli ultimi tempi, molto nota anche grazie al titolo conseguito dalla città di Matera a “Capitale della cultura 2019”. In controtendenza ai dati forniti dall’Istat sull’andamento demografico della Regione Basilicata, in merito il così detto “fenomeno dello spopolamento dei piccoli centri urbani”, in un comune di 5.000 anime, tre fratelli decidono di portare avanti l’attività del padre, tenendo conto del bagaglio culturale ereditato dal passato ma con lo sguardo verso il futuro. Giuseppe, Luca e Mirco risiedono, da sempre, nel piccolo comune di Tursi (Mt), non hanno mai inteso lasciare la Basilicata perché sono convinti che possa, in realtà, diventare una fucina di idee tese a dar vita a realtà imprenditoriali importanti.
L’azienda, che produce zanzariere, nasce quasi quarant’anni fa da un’idea del padre Rocco, quest’ultimo a quattordici anni lascia Tursi per dirigersi a Milano in cerca di lavoro, riesce nell’impresa e lì conosce Lella, decidono di sposarsi e dopo pochi anni di ritornare in Basilicata, lasciando, entrambi, un posto fisso per l’incerto. I figli di Rocco e Lella hanno, da sempre, respirato “aria di condivisione” in famiglia e sono stati educati al sacrificio. “Mio padre ha creduto fortemente nel nostro territorio”, sorride Luca Modarelli dopo questa dichiarazione e continua “Oggi, se da un lato la globalizzazione, l’utilizzo di nuove tecnologie digitali, ha dato visibilità a molte aziende, dall’altro ha agevolato il così detto mercato della concorrenza sleale, per ciò che concerne la vendita di numerosi prodotti. Anni fa era tutto diverso”.
A Luca gli viene chiesto se la sua azienda subisce attacchi del genere “Certamente, noi realizziamo zanzariere, ne troviamo diverse sul mercato, ovviamente quelle “fai da te” costano meno ma durano anche meno. I prodotti italiani, come il nostro, sono realizzati con materiali di alta qualità, durevoli nel tempo e nel rispetto di ogni norma vigente in termini di sicurezza”. A quest’ultima affermazione il viso di Luca diventa serio e spiega l’importanza di operare nella massima trasparenza, nel momento in cui si forniscono dei prodotti che dovrebbero proteggerci dagli attacchi di insetti sempre più aggressivi.
A tal proposito, il giovane imprenditore accende il suo PC e legge una nota edita dalla testata giornalistica on-line gazzettino.it “Zanzare aliene, invasive, resistenti al freddo, attive di giorno e di notte e molto aggressive, più della zanzara tigre e le loro uova resistono all’inverno. Sono quelle che stanno sempre più popolando il Nordest, due varianti di aedes – japonicus e koreicus – come scrive il Giornale di Vicenza, che ha interrogato sull’argomento il professor Giorgio Palù, trevigiano, della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’università di Padova e presidente della Società italiana di virologia.
Queste zanzare “mutanti” sono già state trovate nelle province di Belluno, Trento, Treviso e Vicenza”. Luca è padre di due figli e subito dopo le scuole dell’obbligo decide di seguire le orme di Rocco. Il giovane imprenditore è un temerario che mai ha pensato di lasciare Tursi. L’azienda, oggi, si compone di circa 35 unità, nonostante la pressione fiscale “alle stelle”. Quando Luca parla del suo paese gli si illuminano gli occhi “Tursi è fonte d’ispirazione quotidiana per il mio lavoro. Ogni giorno m’interfaccio con agenti provenienti da diverse regioni d’Italia che provvedono a diffondere i nostri prodotti.
All’inizio non è stato semplice proporre prodotti provenienti dalla Basilicata, ho ricevuto numerosi “no”, poi ho avuto la fortuna di conoscere un serramentista che mi ha dato fiducia, oggi sono fiero di sostenere ciò che facciamo e rendere noto il luogo dal quale proveniamo”. La famiglia Modarelli si concede pochi momenti di “relax”, il lavoro non pesa perché fa parte di un sogno che, quotidianamente, alimentano attraverso perseveranza, serietà e tanto amore.